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Vaticano
(a cura Redazione "Il sismografo")
*** Rinunce e nomine
*** L'Udienza generale di Papa Francesco, L'Anno della Misericordia
"Gesù è la porta che ci fa entrare e uscire. Perché l’ovile di Dio è un riparo, non una prigione! Sono i ladri, quelli che cercano di evitare la porta, perché hanno intenzioni cattive, e si intrufolano nell’ovile per ingannare le pecore e approfittare di loro"
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Con questa riflessione siamo arrivati alle soglie del Giubileo, è vicino! Davanti a noi sta la grande porta della Misericordia di Dio, una porta bella, che accoglie il nostro pentimento offrendo la grazia del suo perdono. La porta è generosamente aperta, ma noi dobbiamo coraggiosamente varcare la soglia, ognuno di noi ha dentro di sè cose che pesano o no? Tutti siamo peccatori, approfittiamo di questo momento che viene e varchiamo la soglia di questa misericordia di Dio che mai si stanca di perdonare, entriamo per questa porta coraggio!
Dal Sinodo dei Vescovi, che abbiamo celebrato nello scorso mese di ottobre, tutte le famiglie, e la Chiesa intera, hanno ricevuto un grande incoraggiamento a incontrarsi sulla soglia di questa porta aperta.
(Testo)
*** Papa Francesco: la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e il dono della vocazione degli uomini e delle donne che, nei monasteri e negli eremi, hanno dedicato la loro vita a Dio
Dopodomani ricorrerà la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia. È un dovere di tutti proteggere i bambini e anteporre ad ogni altro criterio il loro bene, affinché non siano mai sottoposti a forme di servitù e maltrattamenti. Auspico che la Comunità internazionale possa vigilare attentamente sulle condizioni di vita dei fanciulli, specialmente là dove sono esposti al reclutamento da parte di gruppi armati; come pure possa aiutare le famiglie a garantire ad ogni bambino e bambina il diritto alla scuola e all’educazione.
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Il 21 novembre, poi, la Chiesa ricorda la Presentazione di Maria Santissima al Tempio. In tale circostanza ringraziamo il Signore per il dono della vocazione degli uomini e delle donne che, nei monasteri e negli eremi, hanno dedicato la loro vita a Dio. Affinché le comunità di clausura possano compiere la loro importante missione, nella preghiera e nel silenzio operoso, non facciamo mancare la nostra vicinanza spirituale e materiale.