(a cura Redazione "Il sismografo")
(Luis Badilla) Di grande rilievo per la vita della Chiesa, oggi e domani, le parole del Santo Padre al termine dell'Angelus. Papa Francesco è stato chiaro, preciso e perentorio. A differenza di migliaia di giornalisti che hanno scritto in questi giorni sulla vicenda dei libri-inchiesta e sulle due persone arrestate, Francesco ha parlato di "documenti rubati" (senza nascondersi dietro l'eufemismo "sottratti") e poi ha sottolineato: si tratta di un "reato" oltre ad essere "un fatto deplorevole". (1)
Poi, il Papa, penso che per la prima volta nel suo pontificato, ha parlato di "riforma" della Chiesa, e ciò non è una cosa marginale o secondaria.
In concreto, il Papa ha sottolineato: "Ma voglio dirvi anche che questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chiesa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato. Perciò vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza."
(NdR - Molto significativo il lungo applauso che ha accolto queste parole del Papa).
(1) Nei giorni scorsi, per motivi di lavoro, abbiamo controllato centinaia di articoli (in diverse lingue) sulla vicenda e non abbiamo mai trovato la dicitura "documenti rubati". I giornalisti hanno scelto decine di eufemismi per evitare di parlare di furto. E anche oggi, dalle parole del Papa, alcuni giornalisti tolgono la parola "rubati" e insistono con la parola "trafugati". Perché?
Poi, il Papa, penso che per la prima volta nel suo pontificato, ha parlato di "riforma" della Chiesa, e ciò non è una cosa marginale o secondaria.
In concreto, il Papa ha sottolineato: "Ma voglio dirvi anche che questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chiesa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato. Perciò vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza."
(NdR - Molto significativo il lungo applauso che ha accolto queste parole del Papa).
(1) Nei giorni scorsi, per motivi di lavoro, abbiamo controllato centinaia di articoli (in diverse lingue) sulla vicenda e non abbiamo mai trovato la dicitura "documenti rubati". I giornalisti hanno scelto decine di eufemismi per evitare di parlare di furto. E anche oggi, dalle parole del Papa, alcuni giornalisti tolgono la parola "rubati" e insistono con la parola "trafugati". Perché?