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Uganda
Pubblicato il logo del viaggio del Papa in Uganda
 (a cura Redazione "Il sismografo")
(Francesco Gagliano) La Chiesa cattolica ugandese ha presentato ieri il logo ufficiale che verrà utilizzato per scopi catechetici e sui souvenir in occasione della visita di Papa Francesco in Uganda, tra 16 giorni.
Il logo è composto dai tondi dei 22 martiri cattolici dell'Uganda in formazione circolare sulla mappa ugandese con Papa Francesco al centro; ai lati dell'immagine del Papa sono presenti le bandiere dello Stato Città del Vaticano e dell'Uganda, sullo sfondo la Basilica minore presso il santuario dei martiri di Namugongo.
Il presidente della Conferenza Episcopale dell'Uganda, la più alta assemblea  della chiesa locale, l'Arcivescovo John Baptist Odama dell'Arcidiocesi di Gulu, ha presentato il logo in una conferenza stampa sullo stato di avanzamento dei preparativi per accogliere il Santo Padre.
"Il Papa ricorderà con noi la canonizzazione dei martiri il 28 novembre. Gli altri due martiri - che erano i più giovani, Daudi Okello e Jildo Irwa - sono noti come i martiri di Paimol, del distretto di Kitgum, anch'essi sono inclusi sui lati del logo. "
L'arcivescovo Odama ha rivelato che tutti i preparativi per la visita del Papa, dal 27 al 29 novembre, sono quasi completi. "Gli ultimi ritocchi saranno dati in tempo", ha dichiarato.
L'arcivescovo ha detto che tutti saranno benvenuti agli eventi che si terranno in quei luoghi. "Incoraggiamo inoltre tutte le persone di buona volontà a disporsi lungo i vari tragitti che il corteo del Papa percorrerà, per dargli un caloroso benvenuto come segno della nostra ospitalità e amore", ha detto l'arcivescovo Odama.
Ha inoltre confermato che il Papa farà una visita al santuario dei martiri anglicani adiacente a quello cattolico, come prova dell'unità dei cristiani.
Anche il ministro Tarsis Kabwegyere ha ribadito che il Paese è pronto e la ristrutturazione,  gli altri lavori ai santuari di Namgugongo e le strade di accesso verranno terminati una settimana prima della visita.
Martiri cattolici ugandesi
San Giuseppe Mkasa Balikuddembé († Nakivubo, 15 novembre 1885), del clan Kayozi, prima vittima della persecuzione scatenata da Mwanga II contro i cristiani, prefetto della sala del re, protesse i fanciulli di corte dai vizi del re e per questo venne decapitato a soli venticinque anni;
Sant'Andrea Kaggwa († Munyonyo, 26 maggio 1886), capo dei suonatori del re e suo familiare;
San Ponziano Ngondwe († Ttakajjunge, 26 maggio 1886), del clan Nnyonyi Nnyange, paggio regale, mentre già infuriava la persecuzione, ricevette il battesimo e fu subito incarcerato e, mentre era condotto al luogo del supplizio, venne trafitto da un colpo di lancia;
San Dionigi Ssebuggwawo († Munyonyo, 26 maggio 1886), del clan Musu;
Sant'Atanasio Bazzekuketta († Nakivubo, 27 maggio 1886), del clan Nkima, paggio della casa regale, colpito a morte;
San Gonzaga Gonza († Lubowa, 27 maggio 1886), del clan Mpologoma, uno dei servi del re, che, mentre veniva condotto in catene al rogo cui era stato condannato, venne trafitto dalle lance dei carnefici;
San Mattia Mulumba († Kampala, 30 maggio 1886), del clan Lugave;
San Noè Mawaggali († Mityana, 31 maggio 1886), del clan Ngabi, servo del re, offrì il petto alle lance dei soldati, con cui fu inchiodato ad un albero e quindi impiccato;
San Carlo Lwanga († Namugongo, 3 giugno 1886), del clan Ngabi, poiché si rifiutò di acconsentire ai desideri omosessuali del re, venne arso vivo sul colle Namugongo. Insieme a lui morirono sul rogo dodici compagni di età compresa tra i quattordici e i trent’anni, membri della schiera regale dei giovani nobili o addetti alla sicurezza del sovrano:
San Luca Baanabakintu, del clan Mmamba;
San Giacomo Buuzabalyawo, del clan Ngeye, figlio del tessitore reale;
San Gyaviira, del clan Mmamba;
Sant'Ambrogio Kibuuka, del clan Lugave;
Sant'Anatolio Kiriggwajjo, nato a Bunyoro, guardiano delle mandrie del re;
San Mukasa Kiriwawanvu, del clan Ndiga, cameriere del re;
Sant'Achilleo Kiwanuka, del clan Lugave;
San Kizito, nato nel 1872, del clan Mmamba;
Sant'Adolfo Mukasa Ludigo, del clan BaToro, guardiano delle mandrie del re;
San Mugagga, del clan Ngo, sarto reale;
San Bruno Sserunkuuma, del clan Ndiga;
San Mbaga Tuzinde, del clan Mmamba;
San Giovanni Maria Muzei detto il Vecchio († Mengo, 27 gennaio 1887), servitore del re, spontaneamente confessò la sua fede dinanzi al primo ministro del re Mwanga II e per questo venne decapitato, come ultima vittima di quella persecuzione.