Spagna
Conferenza del cardinale Filoni a Madrid. Diritto missionario
L'Osservatore Romano
Conferenza del cardinale Filoni a Madrid. Diritto missionario
L'Osservatore Romano
«Portare le Chiese locali nei territori di missione a dotarsi di tutte quelle strutture e personale giuridico che permettano, unitamente alla vita pastorale, di amministrare la giustizia, fonte di pacifica convivenza»: è questo «l’impegno costante della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli», in collaborazione con le conferenze episcopali e i singoli ordinari di tali «giovani Chiese».
Lo ha sottolineato il cardinale Fernando Filoni, prefetto di Propaganda fide, intervenendo martedì 10 novembre all’università San Damaso di Madrid, alla giornata accademica promossa dalla facoltà di diritto canonico per celebrare il cinquantesimo anniversario dei decreti conciliari Perfectae caritatis e Ad gentes. Nell’ampia e articolata relazione sulla ricezione dell’ordinamento canonico nei territori di missione e le «facoltà speciali» concesse alla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, il porporato ne ha ricostruito l’itinerario storico, partendo dall’inizio dell’attività ad extra, nel dodicesimo secolo, quando «i missionari godevano di ampie facoltà e di privilegi, perché nelle missioni le circostanze erano straordinarie e il diritto comune non poteva essere sempre osservato nella sua totalità». Attualizzando poi il discorso ai nostri giorni, il cardinale Filoni ha reso noto come oggi il dicastero abbia giurisdizione su 186 arcidiocesi, 785 diocesi, 82 vicariati apostolici, 39 prefetture apostoliche, quattro amministrazioni apostoliche, sei missiones sui iuris, un’abbazia territoriale e sei ordinariati militari. Una varietà amministrativa — ha spiegato — che «indica da sola l’inadeguatezza e, in certi contesti, l’estrema difficoltà di applicare il diritto comune». La conseguenza è, ha aggiunto, «che mentre lo ius commune si applica dove è possibile, in altri casi servono ancora le facoltà speciali». Il prefetto ha anche illustrato le attuali facoltà speciali concesse al dicastero, che riguardano diversi ambiti, le quali sono state riconfermate da Benedetto XVI il 30 aprile 2005. Perché, ha concluso il cardinale Filoni, esse «hanno il fine di rendere più agevole, nei territori di missione, l’organico sviluppo» delle Chiese locali «in ordine al primato dell’amore, della grazia e dell’annuncio».
L'Osservatore Romano, 12 novembre 2015.
Lo ha sottolineato il cardinale Fernando Filoni, prefetto di Propaganda fide, intervenendo martedì 10 novembre all’università San Damaso di Madrid, alla giornata accademica promossa dalla facoltà di diritto canonico per celebrare il cinquantesimo anniversario dei decreti conciliari Perfectae caritatis e Ad gentes. Nell’ampia e articolata relazione sulla ricezione dell’ordinamento canonico nei territori di missione e le «facoltà speciali» concesse alla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, il porporato ne ha ricostruito l’itinerario storico, partendo dall’inizio dell’attività ad extra, nel dodicesimo secolo, quando «i missionari godevano di ampie facoltà e di privilegi, perché nelle missioni le circostanze erano straordinarie e il diritto comune non poteva essere sempre osservato nella sua totalità». Attualizzando poi il discorso ai nostri giorni, il cardinale Filoni ha reso noto come oggi il dicastero abbia giurisdizione su 186 arcidiocesi, 785 diocesi, 82 vicariati apostolici, 39 prefetture apostoliche, quattro amministrazioni apostoliche, sei missiones sui iuris, un’abbazia territoriale e sei ordinariati militari. Una varietà amministrativa — ha spiegato — che «indica da sola l’inadeguatezza e, in certi contesti, l’estrema difficoltà di applicare il diritto comune». La conseguenza è, ha aggiunto, «che mentre lo ius commune si applica dove è possibile, in altri casi servono ancora le facoltà speciali». Il prefetto ha anche illustrato le attuali facoltà speciali concesse al dicastero, che riguardano diversi ambiti, le quali sono state riconfermate da Benedetto XVI il 30 aprile 2005. Perché, ha concluso il cardinale Filoni, esse «hanno il fine di rendere più agevole, nei territori di missione, l’organico sviluppo» delle Chiese locali «in ordine al primato dell’amore, della grazia e dell’annuncio».
L'Osservatore Romano, 12 novembre 2015.