Repubblica Centrafricana
Tv2000
“Se la situazione in Centrafrica resta com’è adesso la visita sarà confermata”. Lo ha detto il nunzio apostolico in Centrafrica, mons. Franco Coppola, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, in merito al viaggio di Papa Francesco nella Repubblica Centrafricana. “Stiamo vedendo ogni giorno - ha aggiunto mons. Coppola - un ulteriore miglioramento dell’ambiente.
La gente comincia a credere nella visita del Papa. La popolazione è disturbata dalle notizie sulla preoccupazione per la visita di Francesco. La gente è convinta che qualcuno stia cercando di rubarle la visita del Papa” ma “se non accadono situazioni nuove la visita si farà”.
“Abbiamo preso contatti – ha proseguito mons. Coppola - con tutte le differenti comunità e tutti vedono nella visita del Papa un’opportunità per il Paese. Vedono il Papa come un uomo di Dio, di pace, aperto e sensibile alla condizione delle persone più svantaggiate. L’attenzione del Papa per il Centrafrica, che aspira alla pace e vive nell’estrema povertà, è qualcosa che riempie la gente di gioia”.
“Il Papa – ha rivelato mons. Coppola - ha programmato di incontrare nel pomeriggio della domenica la comunità protestante: andrà nella Facoltà teologica degli evangelici a Bangui. E la mattina del lunedì si recherà alla Moschea centrale dove incontrerà la comunità musulmana”.
“Qui il conflitto – ha concluso mons. Coppola - non ha una natura religiosa, non esiste assolutamente l’animosità nei confronti della fede dell’altro. Qui c’è un problema di esclusione sociale che lamenta la parte musulmana. I musulmani si sentono esclusi dai benefici della società e quindi desiderano una maggiore giustizia sociale. Non vogliono assolutamente convertire i cristiani e non li disprezzano. Qui esiste una piattaforma religiosa formata dai tre leader religiosi: l’arcivescovo, l’imam e il pastore protestante. Non c’è un problema religioso ma sociale”.
“Se la situazione in Centrafrica resta com’è adesso la visita sarà confermata”. Lo ha detto il nunzio apostolico in Centrafrica, mons. Franco Coppola, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, in merito al viaggio di Papa Francesco nella Repubblica Centrafricana. “Stiamo vedendo ogni giorno - ha aggiunto mons. Coppola - un ulteriore miglioramento dell’ambiente.
La gente comincia a credere nella visita del Papa. La popolazione è disturbata dalle notizie sulla preoccupazione per la visita di Francesco. La gente è convinta che qualcuno stia cercando di rubarle la visita del Papa” ma “se non accadono situazioni nuove la visita si farà”.
“Abbiamo preso contatti – ha proseguito mons. Coppola - con tutte le differenti comunità e tutti vedono nella visita del Papa un’opportunità per il Paese. Vedono il Papa come un uomo di Dio, di pace, aperto e sensibile alla condizione delle persone più svantaggiate. L’attenzione del Papa per il Centrafrica, che aspira alla pace e vive nell’estrema povertà, è qualcosa che riempie la gente di gioia”.
“Il Papa – ha rivelato mons. Coppola - ha programmato di incontrare nel pomeriggio della domenica la comunità protestante: andrà nella Facoltà teologica degli evangelici a Bangui. E la mattina del lunedì si recherà alla Moschea centrale dove incontrerà la comunità musulmana”.
“Qui il conflitto – ha concluso mons. Coppola - non ha una natura religiosa, non esiste assolutamente l’animosità nei confronti della fede dell’altro. Qui c’è un problema di esclusione sociale che lamenta la parte musulmana. I musulmani si sentono esclusi dai benefici della società e quindi desiderano una maggiore giustizia sociale. Non vogliono assolutamente convertire i cristiani e non li disprezzano. Qui esiste una piattaforma religiosa formata dai tre leader religiosi: l’arcivescovo, l’imam e il pastore protestante. Non c’è un problema religioso ma sociale”.