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(a cura Redazione "Il sismografo")
(Luis Badilla) Nella breve ma intensa conversazione telefonica di Papa Francesco con Lucio Brunelli, direttore di TV2000, mandata in onda poco dopo mezzogiorno, colpisce molto la commozione e il dolore del Santo Padre, francamente affranto dalle orrende notizie che da ieri sera arrivano da Parigi. Al tempo stesso colpisce la lucidità non solo dell'analisi di Francesco che alle buone e incisive domande del collega direttore mette sul tavolo tutte le questioni del momento.
La prima, quasi paradossale, ma intensamente e profondamente vera: ciò che è accaduto non sembra opera di esseri umani, è fuori di qualsiasi logica umana; quasi la terra dove tacciono la speranza, il rispetto, la misericordia, insomma l'umanità stessa. 
Il Papa ha detto con dolore e con angoscia: "Sono commosso e addolorato. Non capisco ma queste cose sono difficili da capire, fatte da esseri umani."
Poi il Papa pronuncia una parola più che significativa: "Prego" e subito dopo aggiunge: "Sono tanto vicino al popolo francese tanto amato, sono vicino ai familiari delle vittime e prego per tutti loro”.
Quando Lucio Brunelli molto opportunamente ricorda la "terza guerra mondiale combattuta a pezzi", Papa Francesco è chiaro e perentorio: “Questo è un pezzo, non ci sono giustificazioni per queste cose”.
Infine, sempre in riposta alla domanda del direttore di TV2000 su giustificazioni religiose per tanta barbarie, il Santo Padre conclude: “Religiosa e umana. Questo non è umano." In altre parole: ciò che non è umano non può essere neanche religioso. E' semplicemente efferatezza, disumanità.