Il Papa in Uganda
(8/10) Papa Francesco in Uganda. Domenica 29: Il Congedo e la partenza verso Bangui
(Luis Badilla - Francesco Gagliano) Domenica 29 novembre si conclude la tappa ugandese del XI Pellegrinaggio apostolico internazionale di Papa Francesco. La partenza verso Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, è fissata sul programma per le 9.15, ora locale, le 7.15 in Italia. Il Santo Padre dalla Nunziatura all'Aeroporto (45 km) si trasferirà in automobile. Al suo arrivo all'aerostazione il Papa sarà accolto dal Presidente ugandese, Yoweri Museveni. Saranno presenti diverse autorità del Paese e gran parte dei Vescovi ugandesi.(8/10) Papa Francesco in Uganda. Domenica 29: Il Congedo e la partenza verso Bangui
(a cura Redazione "Il sismografo")(a cura Redazione "Il Sismografo")
- Inni;
- Guardia d'onore;
- Presentazione delle delegazioni
La terza tappa
NdR. Secondo quanto dichiarato recentemente dal cardinale Segretario di Stato poco prima di questo Congedo sarà deciso, e comunicato, se Papa Francesco raggiungerà la Repubblica Centrafricana, terza tappa del Pellegrinaggio. Com'è ben noto la situazione interna di questa Nazione africana da alcuni anni è piuttosto instabile e spesso si registrano gravi fatti di violenza politica e sociale. Allo stato attuale della situazione sembra certo il viaggio del Santo Padre alla Repubblica Centrafricana. P. Lombardi, portavoce della Santa Sede, giorni fa ha sottolineato: “Papa Francesco vuole parlare della misericordia e dell’amore di Dio anche ai popoli africani e a quelli più provati. Per questo è nata l’idea di cominciare il Giubileo in Africa oltre che a Roma. E’ un anticipo per un continente che ha estremamente bisogno. Il viaggio in Africa è stato fortemente voluto dal Papa per andare a testimoniare, in un continente molto amato dalla Chiesa ma che vive problemi, conflitti, odio e violenza, l’amore di Dio e il suo messaggio. L’anno della misericordia è un messaggio fondamentale per questo pontificato. E’ un messaggio di pace di cui c’è estremamente bisogno soprattutto per contrastare e ribaltare questi tempi di conflitto, guerra e odio. La vera e unica risposta degna dell’umanità è quella dell’amore, del dialogo, della comprensione e, come dice il Papa, dell’incontro”.
Cardinale PIetro Parolin
“Uno degli attributi di Dio anche da parte dei musulmani, quello di Dio misericordioso, quindi penso ci possa essere un punto di contatto con la visione cristiana della vita e io credo appunto che ci sono anche tanti musulmani che rifiutano questo tipo di violenza. Ho fatto il nome di Dio proprio perché il nome di Dio è Misericordia e la Misericordia si manifesta con la pace e la bontà nei confronti delle persone, non certamente con la violenza” (…) “Nel mondo lacerato dalla violenza, è il momento giusto per lanciare l'offensiva della misericordia. Si può capire che dopo gli attentati ci sono sentimenti di vendetta ma bisogna davvero combatterli. Il Papa vuole che il Giubileo serva alle persone per incontrarsi, comprendersi e superare l'odio» (…) «Dopo gli attentati, questa finalità esce rafforzata. Riceviamo la misericordia di Dio per adottare questo atteggiamento verso gli altri. La misericordia è anche il più bel nome di Dio per i musulmani, che possono essere coinvolti in questo Anno santo, come l'ha voluto il Papa”.