Headlines
Loading...
(a cura Redazione "Il Sismografo")
(Luis Badilla - Francesco Gagliano) Alle 8.15 di lunedì 30 novembre Papa Francesco arriverà alla Moschea centrale di Koudoukou, a Bangui (distante 4 Km dalla Nunziatura) per l'Incontro con la Comunidad Musulmana della Repubblica Centrafricana. Nella Moschea saranno presenti circa 200 persone. Il Santo Padre sarà accolto da 5 Imam, che lo accompagneranno sul podio, allestito fuori dall'area riservata alla preghiera.
- Breve indirizzo di saluto dell'lmam designato;
- Discorso del Santo Padre.

Al termine dell'Incontro, 8,45, in automobile Papa Francesco raggiungerà lo Stadio del Complesso Sportivo Barthélémy Boganda (5,5 km).
Moschea centrale di Koudougou a Bangui. La moschea di Koudougou è il luogo di preghiera musulmana più importante della capitale Bangui. Negli ultimi mesi è stata al centro di aspre violenze di matrice religiosa ma anche polo di aggregazione ed intesa interreligiosa, come altri quartieri della città di Bangui; per avvicinarsi a questa difficile realtà riportiamo alcuni passaggi di un articolo di Rodríguez Soto pubblicato sul sito Aleteia il 21 ottobre 2015: “Cristiani e musulmani che si sforzano di capirsi e di aiutarsi a Bangui, la capitale della Repubblica Centroafricana lacerata dall’odio e dagli scontri armati tra due comunità. (…) Chi conosce il giovane e carismatico arcivescovo di Bangui (Dieudonné Nzapailainga) è abituato a vederlo arrivare alle celebrazioni liturgiche accompagnato da imam musulmani; grazie all’amicizia e ai buoni rapporti che ha coltivato con i leader dell’islam, molti centroafricani che subiscono le violenze dei radicali si sentono incoraggiati. Bangui vive ancora nella tensione e nel trauma per gli ultimi eventi luttuosi: il 26 settembre, l’assassinio di un giovane musulmano ha scatenato cruente battaglie tra le milizie musulmane del quartiere noto come Chilometro Cinque e i ribelli anti-Balaka che hanno fatto dell’odio per tutto ciò che odora di islam il proprio cavallo di battaglia. (…) La calma che vive la capitale è molto fragile, e di tanto in tanto continuano a verificarsi degli omicidi. Giovedì 15 ottobre gli anti-Balaka sono tornati ad attaccare il Chilometro Cinque, e le milizie musulmane hanno risposto entrando armate nei quartieri vicini, prevalentemente cristiani. (…) Lakouanga è un quartiere a sud di Bangui in cui i cristiani e i musulmani si sono sempre mescolati senza problemi. Nel maggio dell’anno scorso, le milizie anti-Balaka provenienti dalle zone vicine più conflittuali un giorno sono entrate lì e hanno distrutto la moschea. Pochi mesi dopo, un gruppo di cristiani ha preso l’iniziativa di aiutare i propri vicini musulmani a ricostruirla. Il 20 settembre scorso, prima dell’ultimo scoppio di violenza, sono passato di lì e ho potuto ammirare la tenacia dei membri di entrambe le religioni che collaboravano per rimettere in piedi mura e tetto, minareto incluso. Otto giorni dopo, gli anti-Balaka sono tornati e hanno distrutto nuovamente quello che era stato costruito con tanto sforzo negli ultimi mesi. Ancora una volta, la moschea di Lakouanga è diventata un cumulo di macerie. Nulla di tutto questo ha però demoralizzato i vicini del quartiere. La Giornata Missionaria di domenica scorsa ha avuto un significato molto speciale, con i cristiani che hanno detto ai musulmani “Siamo con voi e ricostruiremo la moschea”.

Scheda 1/7
Scheda 2/7
Scheda 3/7
Scheda 4/7