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Argentina
La plenaria dei vescovi argentini si concluderà il prossimo venerdì. Formazione sacerdotale e famiglia
L'Osservatore Romano
La formazione nei seminari, l’organizzazione dell’undicesimo Congresso eucaristico nazionale, le applicazioni pastorali del recente Sinodo sulla famiglia, le attività in programma per l’anno santo della misericordia. Questi, in sintesi, i principali temi che i vescovi argentini stanno affrontando in questi giorni durante la centodecima assemblea plenaria della Conferenza episcopale che si concluderà, venerdì 13 presso la casa El Cenáculo - La Montonera de Pilar, a Buenos Aires.
I lavori della plenaria sono stati aperti domenica scorsa, con una concelebrazione eucaristica nella basilica della Madonna di Luján presieduta da monsignor José Maria Arancedo, arcivescovo di Santa Fe de la Vera Cruz e presidente della Conferenza episcopale. La celebrazione ha costituito anche il culmine dell’anno della vita consacrata per la Chiesa in Argentina. In questa occasione è stato distribuito un testo del cardinale Eduardo Francisco Pironio (che è stato Prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica) dal titolo «La comunidad religiosa, ¿signo de esperanza de la cruz?», scritto nel 1985. Nel sottolineare l’impegno dei religiosi e delle religiose nella Chiesa locale, nonché la ricchezza del loro carisma e il valore dell’opera dei missionari, sia nell’ambito della carità che dell’educazione, l’arcivescovo Arancedo, nella sua omelia, ha ricordato che «viviamo quest’anno giubilare quale momento di riconoscimento, di gratitudine e di viva comunione ecclesiale. Preghiera e carità sono espressioni di un’autentica vita di fede». Il presidente della Conferenza episcopale ha anche ricordato gli orientamenti pastorali per il triennio 2015-2017 e — in vista del Congresso eucaristico nazionale — ha chiesto al “popolo di Dio” «di impegnarsi di fronte a un evento che, oltre a essere legato alla fede in Gesù eucaristia, riguarda un momento speciale nella vita e nel futuro del Paese. L’Argentina — ha concluso monsignor Arancedo — ha bisogno dell’incontro dei suoi figli». All’assemblea plenaria, alla quale sta prendendo parte anche il nunzio apostolico in Argentina, arcivescovo Emil Paul Tscherrig, i vescovi nell’esprimere profonda preoccupazione per la situazione dei rifugiati hanno anche sottolineato la necessità di individuare nuovi metodi per approfondire lo studio delle tematiche ambientali, specialmente riguardo al giusto utilizzo dell’acqua.
L'Osservatore Romano, 12 novembre 2015.