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Dal 7 al 12 novembre scorso l’arcivescovo Paul Richard Gallagher ha compiuto una visita ufficiale in Zambia e in Malawi. La visita in Zambia ha coinciso con il cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Repubblica dello Zambia, che furono stabilite con la bolla pontificia Africae gentes del beato Paolo VI, firmata il 27 ottobre 1965.
Monsignor Gallagher è arrivato all’aeroporto internazionale Kenneth Kaunda di Lusaka sabato 7 novembre, dove è stato accolto dal nunzio apostolico, l’arcivescovo Julio Murat. Da parte del Governo zambiano ha dato il benvenuto al segretario per i Rapporti con gli Stati l’onorevole Reyford Mbulu, vice ministro degli Esteri, accompagnato da alcuni officiali del ministero degli Esteri. Da parte della Chiesa cattolica in Zambia era presente monsignor Telesphore George Mpundu, arcivescovo metropolita di Lusaka e presidente della Conferenza episcopale zambiana, accompagnato da monsignor Ignatius Chama, arcivescovo metropolita di Kasama, e da monsignor Charles Kasonde, vescovo di Solwezi. Erano anche presenti il reverendo Marco Formica, collaboratore diplomatico della nunziatura apostolica, il reverendo Cleophas Lungu, segretario generale della Conferenza episcopale, vari sacerdoti e religiosi, come pure i cronisti delle diverse testate giornalistiche nazionali e della televisione.
All’uscita dall’aeroporto, numerosi fedeli cattolici hanno dato il benvenuto con alcuni canti tradizionali all’ospite, che li ha ringraziati per la cordiale accoglienza.
Domenica 8 novembre, nella cattedrale Child Jesus di Lusaka, l’arcivescovo Gallagher ha presieduto la celebrazione eucaristica. Hanno concelebrato il nunzio apostolico, tutti i vescovi dello Zambia, nonché numerosi sacerdoti diocesani e religiosi. Era presente il vice ministro Mbulu, alcuni ministri e ufficiali del Governo, alcuni ambasciatori, e più di duemila fedeli che gremivano la grande cattedrale. Durante l’omelia, commentando il Vangelo della trentaduesima domenica del tempo ordinario, monsignor Gallagher ha sottolineato come lo Zambia sia stato sempre terreno fertile per la buona novella.
In seguito, presso il segretariato della Conferenza episcopale, si è tenuto un pranzo con i vescovi e con i rappresentanti nazionali delle associazioni dei religiosi, delle religiose e dei laici. Nel pomeriggio, monsignor Gallagher ha incontrato la Conferenza episcopale, riunitasi per l’occasione. In serata, presso la nunziatura apostolica, ha potuto incontrare a cena diversi ambasciatori accreditati nel Paese.
Lunedì 9 novembre, nel seminario maggiore nazionale St. Dominic ha celebrato la messa della dedicazione della basilica lateranense, esortando i seminaristi a riflettere sull’alta vocazione di amore alla quale sono stati chiamati.
Alle 10 monsignor Gallagher è stato ricevuto, presso la State House, da Edgar Chagwa Lungu, presidente della Repubblica dello Zambia; lo accompagnavano il nunzio apostolico, l’arcivescovo metropolita di Lusaka e il segretario della nunziatura. Nel corso dell’udienza, svoltasi in un clima di grande cordialità, il presidente ha ringraziato per il supporto che la Chiesa cattolica offre allo sviluppo del Paese, rinnovando la disponibilità a incrementare le ottime relazioni bilaterali esistenti tra la Sede apostolica e lo Zambia. Il segretario per i Rapporti con gli Stati, dopo aver portato i saluti del Papa, ha ringraziato per l’accoglienza riservatagli, intrattenendosi, poi, su argomenti di comune interesse.
A seguire, presso il ministero degli Esteri, si è svolto l’incontro bilaterale tra monsignor Gallagher e Harry Kalaba, ministro degli Affari Esteri. Il segretario per i Rapporti con gli Stati era accompagnato dal nunzio apostolico, dall’arcivescovo di Lusaka, da quello di Kasama e dal vescovo di Ndola, monsignor Alick Banda, e dal collaboratore diplomatico della nunziatura; il ministro degli Esteri era accompagnato dal vice ministro Mbulu, dall’ambasciatore Chalwe Lombe, segretario permanente del ministero, e da diversi officiali del ministero. Durante l’incontro si sono rinnovati i reciproci apprezzamenti per le ottime relazioni diplomatiche di questi cinquant’anni, e le modalità per rafforzarle; è seguito, poi, uno scambio di doni tra le due delegazioni. L’incontro si è concluso con una colazione offerta dal ministro, alla quale sono stati invitati anche tutti gli altri vescovi della Conferenza episcopale zambiana.
Nel pomeriggio, presso la nunziatura apostolica, si è svolto il ricevimento in onore di monsignor Gallagher per commemorare il cinquantesimo delle relazioni diplomatiche, al quale hanno partecipato officiali del Governo, molti ambasciatori, vescovi, religiosi e religiose, e numerosi laici. L’altro ospite d’onore è stato il ministro degli Esteri Kalaba, accompagnato dal vice ministro Mbulu e da diversi alti officiali del ministero degli Esteri, fra cui il segretario permanente e il capo del Protocollo.
Durante il suo discorso, il segretario per i Rapporti con gli Stati ha ricordato come in questi cinquant’anni il ruolo attivo e propositivo della Chiesa cattolica in Zambia nello sviluppo del Paese sia sempre stato apprezzato e riconosciuto dai successivi Governi. Ha anche ricordato che il progetto di sviluppo non può che partire da coloro che hanno più bisogno, sapendo che chi crede in Cristo non può non occuparsi dei poveri. Ha poi posto l’accento sull’importanza e il significato delle relazioni diplomatiche che la Santa Sede intrattiene con gli Stati, essendo la Chiesa al servizio della famiglia umana, al di là di ogni forma di appartenenza, mediante la promozione di uno sviluppo sempre crescente della giustizia e della pace. Il ministro degli Esteri, da parte sua, ha ringraziato per la visita e ha espresso le felicitazioni del Governo per le ottime relazioni diplomatiche con la Santa Sede, esprimendo apprezzamento per il ruolo che la Chiesa cattolica in Zambia ha esercitato ed esercita tutt’oggi, soprattutto con le sue attività educative ed assistenziali.
Martedì 10 novembre, monsignor Gallagher, accompagnato da monsignor Murat e dal reverendo Formica, è giunto a Lilongwe per una visita ufficiale di due giorni nella Repubblica del Malawi.
All’arrivo all’aeroporto internazionale Kamuzu è stato accolto da monsignor Thomas Msusa, arcivescovo metropolita di Blantyre e presidente della Conferenza episcopale malawiana, e da tutti i vescovi del Paese. Da parte del Governo malawiano era presente George Mtilatila, officiale del ministero degli Esteri. All’uscita dall’aeroporto un gruppo di fedeli lo ha accolto con dei fiori, dandogli il benvenuto.
Nel primo pomeriggio del 10 novembre l’arcivescovo Gallagher ha incontrato, presso il ministero degli Esteri, l’onorevole George Chiponda, ministro degli Affari Esteri. Nel colloquio si sono affrontati argomenti di comune interesse, in particolare riguardanti l’agenda di sviluppo del Paese.
In serata, dopo un incontro privato con il vice presidente della Repubblica, Saulos Klaus Chilima, nella cattedrale Our Lady of Africa di Lilongwe monsignor Gallagher ha presieduto la messa; hanno concelebrato il nunzio apostolico, i vescovi del Malawi e numerosi sacerdoti. Nel dare il benvenuto al segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Tarcisius Ziyaye, arcivescovo metropolita di Lilongwe, ha sottolineato come tale visita significasse molto per la Chiesa in Malawi, esprimendo gratitudine e apprezzamento al Pontefice per tale possibilità. Durante l’omelia, commentando le letture del giorno, l’arcivescovo Gallagher ha portato il saluto del Papa e la sua vicinanza al popolo malawiano per quanto ha sofferto nel disastro delle alluvioni dell’inizio di quest’anno e per la siccità. Il presule si è soffermato sul vangelo del giorno e ha quindi spronato la comunità cattolica del Paese a far risplendere l’annuncio del Vangelo, soprattutto raggiungendo i lontani e i poveri, in particolare i tanti afflitti dalla pandemia dell’Aids/Hiv.
Al termine della celebrazione eucaristica, il presidente della Conferenza episcopale ha illustrato brevemente a monsignor Gallagher il lavoro delle diverse diocesi del Malawi, e la presenza gioiosa e fattiva dei laici, che ha poi incontrato nella cattedrale per un breve colloquio, esortandoli alla perseveranza. Il presule si è poi intrattenuto con tutti i vescovi nella residenza dell’arcivescovo di Lilongwe per una cena.
Il giorno dopo, l’arcivescovo Gallagher, insieme al nunzio apostolico e al segretario della nunziatura, si è recato a Blantyre dove alle 11 è stato ricevuto da Peter Mutharika, presidente della Repubblica del Malawi. All’incontro erano anche presenti il presidente della Conferenza episcopale, monsignor Martin Mtubuka, vice presidente, e l’arcivescovo della capitale. Il presidente della Repubblica ha sottolineato come le relazioni con la Sede apostolica siano state sempre buone in questi quarantanove anni, e come la Chiesa abbia avuto un ruolo importante e decisivo per il processo democratico nel Paese; in particolare ha ringraziato per l’aiuto che la Chiesa ha portato alle vittime del recente disastro delle alluvioni e della siccità. L’arcivescovo Gallagher, trasmettendo i saluti del Pontefice, ha ringraziato per l’accoglienza ricevuta.
Nella prima mattinata di giovedì 12 novembre, monsignor Gallagher ha presieduto la celebrazione eucaristica al monastero delle Clarisse a Lilongwe, e ha poi incontrato la comunità monastica invitandola ad essere “anima” di quella Chiesa particolare ed esempio di vita consacrata, secondo il carisma e lo spirito di santa Chiara d’Assisi.
Il segretario per i Rapporti con gli Stati ha poi avuto un incontro con i vescovi della Conferenza episcopale malawiana, che si era riunita per l’occasione, prima di intraprendere il viaggio di rientro a Roma.
L'Osservatore Romano, 17 novembre 2015.